NaturePlast e le bioplastiche sotto i riflettori
Il 26 agosto TF1 ha inviato uno dei suoi team a NaturePlast in Normandia per girare un servizio sull’uso dei rifiuti e dei sottoprodotti delle capesante nella stampa 3D.
In collaborazione con l’azienda di estrusione di filamenti 3D Francofil e MK3D, sono state evidenziate tutte le fasi di lavorazione della capasanta, dall’intera conchiglia al prodotto finito, compresa la sua incorporazione in una matrice plastica.
L’utilizzo di co-prodotti e rifiuti provenienti da diverse attività è un modo per promuovere l’economia circolare dando loro una nuova vita, oltre ad aggiungere un tocco estetico speciale ai prodotti finiti conferendo loro nuovi effetti e texture.
Questo rapporto è quindi un’opportunità per evidenziare ancora una volta i potenziali utilizzi dei vari co-prodotti per NaturePlast e i suoi partner.
Nuova gamma di PP biosourcing
Lo scorso giugno, il settore delle bioplastiche ha visto l’arrivo sul mercato del polipropilene di origine biologica. Prodotto da idrocarburi rinnovabili derivati da materie prime sostenibili di origine biologica, come rifiuti e oli residui, questo materiale è percirca il 30% di origine biologica.
Ha le stesse proprietà dei polipropileni derivati interamente da risorse fossili, dalle condizioni di lavorazione alle proprietà di utilizzo.
Sono già state prodotte con successo diverse migliaia di tonnellate di questa plastica biobased e la nuova gamma comprende attualmente tre gradi di PP copolimero per il processo di iniezione (gradi 15, 48 e 70).
NaturePlast: progetti di collaborazione
Per diversi anni NaturePlast ha partecipato a diverse progetti di ricerca e sviluppo e e innovazione che riguardano la produzione o l’ottimizzazione di materiali bioplastici.
Questi progetti, che rivestono un ruolo importante per la nostra azienda, sono un’opportunità per approfondire le nostre conoscenze e sviluppare la nostra rete, sia a livello nazionale che europeo. Soprattutto, ci permettono di accelerare i nostri processi di ricerca e sviluppo e di portare sul mercato soluzioni nuove e innovative.
Mypack
Il progetto MYPACK è sostenuto nell’ambito di HORIZON 2020 (bando SFS-2016-2017) e il suo obiettivo principale è quello di facilitare e promuovere l’accesso al mercato delle tecnologie sostenibili nel campo dell’imballaggio alimentare.
I vari partner si sono incontrati lo scorso luglio a Matera, in Italia, per discutere i progressi del lavoro e stabilire le linee guida per i prossimi mesi.
Nell’ambito di questo progetto, NaturePlast sta sviluppando composti bioprovenienti e compostabili a base di PLA per imballaggi flessibili e materiali resistenti al calore.
Queste soluzioni sono attualmente in fase di sperimentazione presso gli altri partner del progetto, con risultati incoraggianti per il futuro.
WOW!
Il progetto Interreg NWE (North-West Europe) WOW! – Opportunità di business più ampie per le materie prime provenienti dalle acque reflue L’obiettivo è quello di creare impianti pilota per la produzione di prodotti di origine biologica (compresi i PHA) a partire dalle acque reflue.
I partner si sono incontrati in Lussemburgo all’inizio di settembre per presentare lo stato di avanzamento dei lavori sui vari progetti pilota e per concordare i prossimi passi.
I primi sviluppi basati sui PHA ottenuti dalle acque reflue dovrebbero essere completati entro la fine dell’anno.
Il consorzio WOW! sarà inoltre presente alla fiera Aquarama di Leuven (Belgio) il 24 ottobre per promuovere il lavoro del progetto.
Biocomplack
Il progetto Biocomplack mirava a produrre un nuovo imballaggio alimentare flessibile biobased, biodegradabile e compostabile utilizzando una struttura multistrato con nanocristalli di cellulosa (CNC) per ottenere eccellenti proprietà barriera. Dopo 3 anni di ricerca e sviluppo, il progetto è stato completato nel giugno 2019.
Durante questo progetto, NaturePlast è stata in grado di sviluppare una formulazione a base di PLA per produrre un film flessibile. Altri partner hanno sviluppato e prodotto un deposito CNC per aumentare le proprietà barriera dell’imballaggio.
Urbiofin
Urbiofin sta sperimentando lo sviluppo di una bioraffineria innovativa per trasformare i rifiuti solidi urbani in nuovi prodotti biobased.
L’incontro tenutosi a Valencia (Spagna) nel mese di giugno è stato l’occasione per fare il punto sui progressi del progetto e definire il piano d’azione per i prossimi mesi.
NaturePlast è incaricata di definire le formulazioni a base di PHA prodotte dalla bioraffineria Urbiofin per il mercato cosmetico, oltre che per i film agricoli e i sacchetti monouso.
Le sperimentazioni sono iniziate all’inizio di settembre e continueranno fino al 2020.
Informazioni su NaturePlast NaturePlast è un’azienda francese con sede in Normandia (Ifs – 14), specializzata in bioplastiche. Con oltre 10 anni di esperienza in questo settore, dispone del più ampio portafoglio di materie prime e composti di origine biologica e/o biodegradabile in Europa. Con la sua filiale BiopolyNov, inoltre, supporta i produttori dalla nascita all’industrializzazione dei loro progetti di innovazione. Grazie al know-how in materia di R&S acquisito nel corso degli anni, NaturePlast e BiopolyNov sono oggi esperte nello sviluppo e nella produzione di formulazioni per i clienti o per progetti di collaborazione.